martedì 27 ottobre 2009

Micromondi

Ho usato la prima volta una lavagna digitale quand'ero all'IRRE durante una sperimentazione dedicata ai bambini di 5 - 6 anni ed all'apprendimento dei principi elementari della programmazione al computer.
Avevamo usato MicroMondi Junior, una versione Logo completamente ad icone che non richiede la preventiva capacità di leggere e scrivere.
Oggi MicroMondi Junior è certamente un prodotto un po' vecchiotto che certamente non vale il costo della licenza per l'intera scuola. Nonostante questo conserva la peculiarità (unica, a quanto ne so) di essere un software adatto a bambini ancora da alfabetizzare che permette la produzione di animazioni attraverso la creazione di procedure. Inoltre è un software piuttosto leggero, il che non guasta davvero nei nostri laboratori scolastici dove le risorse sono limitate.
Naturale allora che quest'anno, finito in una delle scuole che allora avevano partecipato al progetto, che conserva ancora le licenze del software, io abbia recuperato quel bagaglio di esperienza e proposto ai miei bambini un'attività con MicroMondi Junior.

Ho proiettato in aula, sulla lavagna, una serie di realizzazioni  prodotte tre o quattro anni fa da altri bambini della loro età.
I miei bambini le hanno molto apprezzate. In particolare la storia della "Barca che va per mare e per terra"



Il passo successivo è stato naturale: "Queste storie le hanno fatte bambini come voi. Volete imparare come si fa?"
L'interesse e la promessa di impegno sono stati così assicurati.
Ora, ogni settimana, per un'ora circa, andiamo nel laboratorio della scuola a giocare con MicroMondi Junior. Naturalmente, prima o dopo ogni uscita, in aula, sulla lavagna cerchiamo di ragionare tutti insieme su come si fanno le cose.
A turno, con i suggerimenti (o le incitazioni a gran voce) dei compagni, provano a creare gli sfondi, a mettere i comandi, a fare muovere i personaggi, a farli parlare, sia con la voce, sia  scrivendo fumetti.

venerdì 16 ottobre 2009

Quaderno e lavagna

Quaderno e lavagna. Un'accoppiata classica che evoca di per sé l'attività a scuola.
Simboli forse di attività tediosa, ripetitiva e pedante. Immagini spesso associate, nel nostro immaginario, alla scuola tradizionale, alla scuola che non vuole cambiare.
Ma fino a quando non avremo i "personal" computer per ogni bambino, magari simili agli eeePc in tutte le scuole, il quaderno di carta dovremo continuare a farlo usare intensivamente, se vorremo continuare a fare esercitare individualmente chi sta imparando.
La lavagna invece può cambiare un po' più rapidamente. Dall'ardesia al "computer collettivo", la LIM appunto.

Ma quali sono i rapporti tra i due strumenti?
Vale la pena di passare dall'ardesia alla LIM anche solo per svolgere attività pedantemente scolastiche come la copiatura di testi alla lavagna?
Lavorando in una prima, in cui la copiatura è un'attività necessaria, ritengo di sì.
Vediamo i vantaggi (gli svantaggi li conosciamo già: i tempi di montaggio e di smontaggio, i consumi...)
Innanzitutto con la LIM è possibile riprodurre "esattamente" la situazione del quaderno del bambino; non si tratta solo dei colori, ma anche del numero dei quadretti per riga.
Come sa bene ogni maestro di scuola primaria, nei primi giorni della prima il dover insegnare ai bambini ad utilizzare propriamente un quaderno è un'attività che assorbe una certa quantità di energie e di tempo. Il senso di espressioni del tipo "saltare un quadretto", "saltare una riga", "scrivere una lettera per quadretto", "toccare le righe" non è immediatamente chiaro a tutti i bambini ed è sovente fonte di disorientamento. E' spesso necessario che l'insegnante passi tra i banchi indicando con un puntino, quaderno per quaderno, dove si deve scrivere. Tutto questo impiegando tempo prezioso.
Lo spiegare il meccanismo dell'"a capo" nella scrittura a mano raramente è una scelta dell'insegnante, ma è una necessità dettata dalla situazione contingente, e rischia così di essere una scelta prematura, che somma difficoltà procedurali a difficoltà cognitive.



Una videata con background personalizzato a quadretti (o a righe) su cui scrivere a mano, videata facilmente ottenibile su una LIM, elimina immediatamente tutti questi problemi.
Nella mia esperienza la cosa ha abbastanza funzionato, anche se, devo dire, le difficoltà "di motricità fine" le ho incontrate io... Garantisco che, anche in presenza di una calibratura perfetta, scrivere sui quadretti della lavagna, così come si chiede ai bambini di fare sul quaderno, non è un'attività semplicissima. Meglio. Mi sono sentito più simile a loro.
Infine un altro vantaggio, non trascurabile, dell'uso della lavagna digitale per la copiatura sul quaderno è il fatto che le varie pagine si possono salvare e conservare per una successivo riutilizzo, per una rilettura a distanza di tempo ecc.

giovedì 1 ottobre 2009

Libro di testo e lavagna

Sulla lavagna si possono anche proiettare i libri di testo della classe.

Non sono mai stato troppo "tenero" con i libri di testo della scuola elementare.
L'idea stessa di uno unico libro uguale per tutti gli alunni mi ha sempre lasciato piuttosto perplesso.
Ho iniziato la mia carriera scolastica (1976) schierandomi decisamente a favore della possibilità di adottare la "biblioteca alternativa". La scelta di acquistare materiale librario diverso e vario in luogo delle 20-25 copie di uno stesso testo. Una possibilità garantita poi dalla legge a partire dall'anno successivo (1977), ma via via sempre meno utilizzata dalle scuole.
Da un punto di vista organizzativo non bisogna negare infatti che il fatto di disporre di testi ed eserciziari uguali per ogni alunno costituisce una gran comodità. Consente di evitare infatti un eccessivo ricorso alle fotocopie.
Inoltre la gran disponibilità di testi a basso costo, la stessa presenza di Internet e di libri gratuiti online (Liber Liber per esempio) rende meno indispensabile di quanto non fosse negli anni '70 e '80 l'acquisto di biblioteche di classe con i fondi ministeriali.

Oggi molti libri di testo, tra cui quello che ho trovato nella mia prima, vengono distribuiti con un CD Rom che riproduce in formato digitale il contenuto cartaceo del libro. La pubblicità del CD allegato riporta spesso l'espressione "compatibile con la LIM".



In alcuni casi si tratta di file .pdf. Nel mio caso ho trovato una serie di file .jpg che riproducono le singole pagine ed alcuni .swf (fatti in Flash). Una velocissima procedura d'installazione permette di poter sfogliare, a pieno schermo, il libro. In alcuni casi ci sono anche alcuni esercizi "interattivi"...
E' chiaro che l'utilizzo sulla WW Lim presenta qualche vantaggio didattico-organizzativo, soprattutto in una classe di bambini piccoli. Avere sulla lavagna una chiara immagine ingrandita aiuta sicuramente in una situazione in cui le classiche consegne verbali ("aprite il libro a pagina...") vengono comprese solo parzialmente e con difficoltà.
Si può poi per esempio, con l'ausilio di un qualsiasi software di annotazione a schermo (il leggerissimo free PointoFix)  mostrare come va fatto un esercizio, scrivendo o annotando direttamente sulla pagina o svolgere una correzione in comune, chiamando magari alla lavagna i bambini stessi.

Il libro di testo sulla lavagna non è dunque una novità particolarmente innovativa o destinata a modificare profondamente metodi e procedure didattiche, ma si tratta sicuramente di un aiuto organizzativo di un certo peso che può rendere più scorrevole ed efficace il flusso delle attività quotidiane.